Ex Cartiera Amicucci Parmegiani

Il ridisegno della facciata sono frutto dello studio di alcuni dipinti realizzati dai pittori C.J. Vernet nel 1748 e W. Turner nel 1796, i quali mettono in forte relazione la natura circostante costituita da una vegetazione seducente e dalle cascate limitrofi con le antiche architetture locali dettate da scansioni di aperture.
Intento progettuale è quello di creare un connubio di colori, sensazioni e materiali, con tonalità tipiche di queste opere affascinanti, ricreando un’armonia tra architettura e paesaggio. Per questo si predilige un disegno di prospetto che richiami le architetture del luogo con scansioni di apertura ad arco contrastate da aperture più regolari, entrambe rivisitate in chiave contemporanea, con addosso il peso e l’onore della tradizione storica del luogo. Una facciata contemporanea più bassa ed a tratti permeabile dalla quale si intravede i momenti di vita urbana degli ultimi piani del sistema edilizio. La nuova facciata, aperta, ripropone un portico a doppia altezza, elemento classico e proprio della città, sempre in forte relazione con l’ambiente e fulcro del progetto. Tale permeabilità permette di avere sempre uno stretto rapporto visivo con il contesto e alla natura di essere sempre protagonista. Le architetture di valenza storica come l’edificio vincolato ed anche la Torre di Santa Caterina dialogano con le addizioni contemporanee e razionali delle strutture di progetto.