Demolizione edilizia con ricostruzione in situ della nuova scuola secondaria inferiore "Il Barone rampante" | 1° Premio
La scuola “Il Barone rampante” di Monterenzio rientra all’interno di un concorso di progettazione in due gradi finalizzato, nell’ambito della Missione 2 – Componente 3 – Investimento 1.1 “Costruzione di nuove scuole mediante sostituzione di edifici” del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU.
Sei riforme e undici linee di investimento: questo è il programma di interventi previsti dal PNRR Italia Domani per la parte di competenza del Ministero dell’Istruzione.
Il programma alimenta Futura – La scuola per l’italia di domani, cornice che collega le diverse azioni attivate grazie a risorse nazionali ed europee per una scuola innovativa, sostenibile, sicura e inclusiva.
Quella che si vuole realizzare grazie al PNRR, con Futura, è una scuola che forma cittadine e cittadini consapevoli, in grado di poter essere determinanti nei processi di transizione digitale ed ecologica dell’Italia di domani.
La nuova scuola di Monterenzio verrà realizzata nel lotto accanto all’attuale scuola risalente agli anni 70 che verrà demolita in quanto l’edificio non risponde più alle esigenze di sicurezza, efficienza energetica e didattica. Questa soluzione inoltre permette di aumentare la sicurezza idraulica, poiché il nuovo polo scolastico sarà più distante dalla sponda del torrente Idice rispetto al fabbricato esistente.
L’edificio principale sarà organizzato per ospitare due sezioni del ciclo didattico (6 aule) più laboratori, un’area mensa, spazi aperti e flessibili dedicati a biblioteca diffusa, spazi per attività parascolastiche, un’aula musica, due aule flessibili dedicate ad attività speciali servizi igienici per studenti ed insegnanti, un’area per gli uffici ed infine spazi per i docenti con annessa una sala riunioni. Inoltre al piano terra viene inserita l’agorà: uno spazio comune flessibile che può essere utilizzato come auditorium e che collega il piano terra al primo attraverso una gradonata centrale che funge sia da connettivo che da seduta. Tutte le funzioni sono state pensate per essere flessibili, facendo riferimento alle nuove metodologie didattiche innovative, che tendono a valorizzare l’approccio psicopedagogico, la multidisciplinarità, l’accessibilità, la fruibilità della struttura e dei suoi diversi ambienti, attraverso un’attenta ricerca degli aspetti educativi e sociali seguendo il modello Indire degli 1+4 spazi educativi per la scuola del terzo millennio.
In particolare le aule sono state progettate in modo da permettere la maggior flessibilità possibile, grazie soprattutto a pannellature scorrevoli che permettono più configurazioni dello spazio. Le aule possono essere infatti unite per fare lezioni assieme ad altre classi oppure possono essere chiuse oltre ad offrire la possibilità di estendersi all’aperto per una didattica maggiormente a contatto con la natura.
Anche l’arredo è stato pensato e progettato al fine di riconfigurare facilmente lo spazio anche più volte durante la giornata scolastica attraverso tavoli modulari e pareti attrezzate adattabili a diverse esigenze essendo dotate di armadi, scaffali, sedute ed un lavandino che permette un più facile svolgimento di attività manuali.
Inoltre anche da un punto di vista progettuale si è optato per soluzioni impiantistiche e materiche al fine di ottenere un consumo di energia primaria decisamente inferiore al 20% rispetto al requisito NZEB previsto dalla normativa nazionale.