Concorso di progettazione Riqualificazione urbanistica e funzionale del nodo Termini e Piazza dei Cinquecento
In un momento storico di grandi trasformazioni ambientali e di continua instabilità economica, le nostre priorità dovranno cambiare, ci troveremo a ridefinire le scale di valori. Dovremo immaginare che in ambito urbano la valuta più preziosa non sia più solo il metro quadro, ma diventi la condizione ambientale e climatica che le nostre città saranno in grado di offrire a noi abitanti. Per questo pensiamo ad un progetto che pone al centro il rapporto tra l’uomo, l’ambiente naturale e la comunità, adottando il verde come simbolo dell’uguaglianza. La visione proposta si fa carico di questi principi e li sviluppa, delineando un nuovo scenario dove la presenza vegetale è protagonista, dove gli spazi urbani sono inclusivi, a scala umana, dove le materie prime sono di provenienza naturale, per realizzare una dimensione “altra” rispetto al frastuono ed alla velocità della città in trasformazione. Si pensa ad una piazza urbana che sia in grado di accogliere non solo i viaggiatori in costante movimento, ma anche i cittadini, una piazza che sia in grado di recuperare la dignità perduta. Le aree archeologiche delle mura Serviane vengono annesse allo spazio pubblico e rese accessibili integrandole in una ampia area a parco, riportandole così alla loro natura originale. Uno spazio dinamico, flessibile, atto a ospitare i diversi flussi che la stazione abbraccia quotidianamente e che sia capace di integrare al meglio le diverse etnie che ogni giorno si incrociano diventando uno scenario vibrante multiculturale.